Febbraio 28 2020 0Comment

Il futuro della Riforma: intervista a Fabio Fraiese d’Amato

Maria Siano, giornalista e socia EUconsult Italia ha intervistato Fabio Fraiese d’Amato esperto in legislazione del Terzo Settore.

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Associazioni, cooperative, imprese sociali. Il Codice del Terzo Settore ha modificato il macro settore dedicato alla solidarietà italiana. Insieme al dott. Fabio Fraiese abbiamo approfondito l’arrivo nel codice nel mondo dell’associazionismo.

Partiamo con una domanda semplice cos’è il Codice del Terzo Settore?

Il Codice del Terzo Settore è stato emanato il 3 luglio 2017 con il Decreto Legislativo n. 117. Racchiude tutte le norme di settore superando di fatto la frammentazione della normativa esistente sui soggetti non profit in Italia.

Quali novità ha prodotto?

Prima di tutto ha omogenizzato le procedure, cosa non da poco. Nel codice è prevista la creazione di un unico registro di terzo settore – RUNTS- Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, dove tutte le realtà afferenti a questo settore potranno iscriversi. Un’unica banca dati nazionale dove afferiranno tutti gli ETS- Enti di Terzo Settore.

Chi sono gli ETS?

Gli ETS sono tutti i soggetti che rientrano nel RUNTS come: le Organizzazioni di Volontariato, le Associazioni di Promozione Sociale, le Cooperative e le Imprese Sociali e altri soggetti ancora. Gli ETS sono enti senza scopo di lucro che si occupano di un’attività di interesse generale, per loro è prevista l’iscrizione obbligatoria al RUNTS.

E chi non rientra in questa categoria?

Fara riferimento alla normativa di settore presente nel Codice Civile.

Il RUNTS è già attivo?

No si attende la pubblicazione del decreto attuativo. Il RUNTS è un registro comune simile a un camerale della camera di commercio. Una fotografia reale nel non profit in Italia.

Altre novità rispetto al codice?

Il codice ha permesso in alcuni casi il superamento della legislazione regionale in merito all’iscrizione agli albi regionali. Con un solo registro ci sarà una sola procedura di iscrizione. Oltre a prevedere un riordino della disciplina fiscale per il Terzo Settore, prima alquanto frammentata.

Il Codice del Terzo Settore come si pone in ambito europeo?

Dobbiamo dire che il codice rispetta la situazione italiana alquanto particolareggiata per i soggetti del terzo settore. In Europa non c’è tutta questa suddivisione tra gli enti, semplicemente si parla di enti non profit.

Cosa deve fare una associazione in questa fase per diventare ETS?

I soci dell’organizzazione devono incontrarsi e verificare la modifica dello statuto in base alle nuove disposizioni del codice. Consiglio di evitare di scaricare file da internet o di fare copia e incolla, ma affidarsi alle reti nazionali, ai CSV o a professionisti di settore che li aiuteranno a sviluppare uno statuto vicino alle loro mission e attività.

 

 

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