Marzo 28 2024 0Comment

Gian Paolo Montini. Dal volontariato all’ “Isola che non c’è”

VISTI DA VICINO
Due chiacchiere con i professionisti del Terzo Settore

rubrica a cura di Giulia Pigliucci.

Sposato con 2 figlie, innamorato del prossimo e appassionato del mondo. Ingegnere Aeronautico, Manager delle Telecomunicazioni, nel 2006 lascia l’azienda per dedicarsi definitivamente al Terzo Settore.

Dopo 30 anni di volontariato, iniziato a 20 anni a fianco dei minori e come catechista, e diverse certificazioni, compreso un MBA per Gestione di organizzazioni No Profit, nel 2015 assume il ruolo di Direttore Generale di Peter Pan ODV. Oggi è Responsabile Terzo Settore in Capital Advisory.

È membro del CdA della Fondazione Soleterre, è stato artefice della nascita di diverse organizzazioni del Terzo Settore e si è attivato per la creazione di diversi percorsi formativi, tra questi con la Social School of Management.

Dal 2023 è il Presidente di Euconsult Italia.

C’è stato qualcosa che ha fatto sì che decidesse di scegliere il Terzo settore come ambito della propria professione? E quale?

Dopo un’adolescenza turbolenta e frastornata dal caos degli anni 70 incominciai, parallelamente agli studi di ingegneria, a svolgere un’attività di volontariato con i minori presso i centri di prima accoglienza del Tribunale dei minori gestiti dalla Caritas Italiana.

Da allora la mia attitudine di “innamorato del Prossimo” e il contatto più che settimanale con i minori e il non- profit, in generale, sono sempre stati una guida anche quando mi sono recato negli Stati Uniti o in viaggio per lavoro per l’azienda. Così dopo diversi anni come manager del profit decisi, d’accordo con mia moglie, di seguire prima un MBA per il NOPROFIT e, successivamente, di provare ad unire cuore e testa, tempo libero e professione. Fu così che iniziò l’avventura in Peter Pan che ancora continua anche senza il cappello verde.

Se dovesse lasciare nella Scatola del tempo il suo migliore progetto quale potrebbe essere e perché?

Certamente la crescita e sviluppo dell’accoglienza e dei servizi di Peter Pan con bilanci e numeri che danno la misura concreta di quanto è stato realizzato con e per le famiglie ed i loro figli.

Quale è il sogno del cassetto ancora da realizzare?

In questo momento di oscurità del mondo, con nubi non solo dovute all’inquinamento, ma rese ancora più scure dalla violenza e dalla scelleratezza degli uomini, desidero contribuire, nel mio piccolo, alla Pace. Il mio orizzonte, oggi, non è più limitato ad una sola realtà sociale, ma si è ampliato tanto da desiderare di abbracciare altri e altre nella costruzione del Bene. Il mio cuore si riempirebbe di gioia se potessi, piccolo come una formichina, servire il Santo Padre mettendo a disposizione le mie capacità e forze.

Un consiglio, che scaturisca dalla sua esperienza, per chi si affaccia nel mondo del lavoro in questo settore.

Amare, amare il prossimo, amare per scoprire i bisogni, amare per servire, amare per darsi per l’altro. Il lavoro e l’impegno nel Terzo settore si intersecano, soprattutto si chiede flessibilità, di sapersi rinnovare in ogni momento, di rigenerarsi e di rinascere, comportamenti che sono generati solo dall’amore.

Studiare, impegnarsi e saper maneggiare facilmente le recenti e sempre nuove tecnologie sono elementi imprescindibili, come il saper lavorare con le altre persone, l’ascoltare ed essere empatici tanto da comprendere gli altri e i loro bisogni.

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